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 Acciaroli

Il mio luogo impressionante è Acciaroli, un picco paesino della fazione di Pollica. É uno dei tanti paesi che si bagnano su tirrenico, ma dal mio punto di vista è sempre stato un luogo diverso dagli altri, questo perché Acciaroli che nasce come paese e terra di pescatori e che anche se in maniera meno viva continua a mantenere questa accezione, lo dimostrano le imponenti barche peschereccio attraccate al molo dalle quali scaturisce sempre quell’insopportabile odore di pesce, è in una posizione racchiusa tra le montagne e questo gli conferisce un senso di protezione, ma anche di riservatezza e tranquillità. Ed è proprio così, il paese è piccolo, riservato e tranquillo questo anche grazie o dovuto al fatto che vi vivono a stento 600 persone, ma mi piace ad Acciaroli come una versione cittadina del Dottor Jekyll e mister Hyde, se di fatti è vero che il paese d’inverno è deserto e reso freddo dai venti provenienti dal mare, ricordando a tratti i dipinti delle città metafisiche di De Chirico. D’estate si trasforma le persone quadruplicano i locali si riempiono e restano aperti fino a nottata inoltrata, il molo che d’inverno è vissuto solo da gatti e cani, si riempie di famiglie che portano a fare una passeggiata ai bambini e per prendere un gelato, ci sono i gruppi di amici che ridono a squarciagola, e le coppie di fidanzati che si promettono amore sotto le stelle e guardando il mare. 

Mi sono soffermato a lungo su come riuscire a spiegare al meglio com’è Acciaroli, e sono arrivato alla conclusione che non vi sia modo migliore se non tramite i suoi punti focali o per meglio dire quelli che lo sono stati per me durante la mia infanzia.

Una delle prime cose che mi vengo in mente quando penso ad Acciaroli è senza dubbio il mare, elemento per il quale provo un amore infinito per quello che mi riesce a trasmettere e per le sue mille sfaccettature. Sonno innumerevoli i tramonti visti sul bagnasciuga o in mare in quell’ultimo tuffo prima che cali la notte e ti costringa a rientrare a casa. Il mare è incredibile per quanto è mutabile, quanto possa trasmettere pace e serenità quando calmo, con la sua superfice piatta ed immobile. E viceversa quanto possa sembrare forte, inarrestabile e spaventoso quando agitato. Ma è proprio questa dualità che lo rende speciale e che fin troppo bene lo fa legare a questo luogo che come prima ho mostrato vive in un qualche modo una dualità incredibilmente simile.

Il secondo punto focale è il muraglione del molo, un elemento alto e pesante di cemento elemento di forte divisione; infatti, da un lato troviamo il piccolo porto sul cui sfondo si illuminano le luci dei lampioni, delle case e dei locali con in lontananza le montagne. Dall’altro lato si apre l’immensità del mare che si infrange contro in grandi cubi di cemento, il tutto è sormontato dal limpido cielo che corre fino ad incontrarsi con il mare all'orizzonte. Il muraglione è un eccellente mix di attività ad esperienze che si legano se infatti nella parte inferiore vi troviamo negozi, locali e le imponenti imbarcazioni ormeggiate. Nella parte superiore più scura e riservata si riesce a creare un luogo di ritrovo per passare le serate a parlare e divertirsi, ma soprattutto è il luogo migliore per stendersi, su quel cemento freddo e ruvido e guardare le innumerevoli stelle che si esaltano sullo sfondo scuro del cielo.

L'ultimo luogo è quello per me più importante e personale, la casa dei mie nonni. Anche se sarebbe meglio definirlo palazzo, infatti si tratta di questo imponente edificio a 4 piani costruito nel dopoguerra dai miei antenati, il palazzo svetta in altezza rispetto al contesto e risalta per il suo colore giallo ocra che ne ricopre ogni superfice. Questo è il luogo a cui più mi sento legato e dove ho vissuto la gran parte dell'infanzia, oltre per la presenza dei miei nonni, anche perchè il palazzo è distribuito poi a tutti i miei zii e cugini, che come me sono cresciuti lì. Tra i tanti ricordi risaltano soprattutto quelli nel grande cortile antistante il palazzo, una grande lastra di cemento caratterizzata da una rapida discesa che permette l'accesso alle auto. Proprio lì noi bambini ci divertivamo con innumerevoli partite di pallone, nascondino e nei più disperati giochi che ci potessero venire in mente.

Questo è il mio luogo impressionante, un paesino piccolo tranquillo e silenzioso, ma che riesce a trasformarsi e farmi tornare sempre bambino, felice e spensierato.




Fluido Movimento

Ho deciso di utilizzare questi due termini perché sono quelli che meglio si legano al mio imprintig, e nel ragionamento che ho fatto per quel che questo avrebbe potuto dare al mio progetto mi sono soffermato in modo particolare sull'idea di "Fluido" come il mare elemento simbolo del paese ma anche rappresentativo della mutevolezza di essa stessa. Anche il  "Movimento" si lega ai medesimi elementi trattando quindi la natura irrequieta del mare e della città d'estate.

Nel disegno sottostante ho quindi cercato di rappresentare in maniera concettuale questi elementi caratteristici, ricercando il passaggio dalla tranquillità della linea retta rispecchi del mare tranquillo e della città invernale vuota e tranquilla, per poi gradualmente passare a line e curve sempre meno lineari e con ritmo sempre più ampio come appunto un mare in tempesta.




 


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