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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Scacchiera

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Steven Holl Il successo dell’ architettura nel mondo 1988-2000 “L’Architettura deve rimanere sperimentale e aprirsi a nuove aspirazioni. Di fronte alle tremende forze conservatrici che costantemente la spingono verso ciò che è già stato sperimentato, già costruito, già pensato, l’architettura deve esplorare ciò che non è stato ancora provato […] bisogna rimanere aperti e sperimentali e forse, marginali. Lo spazio senza luce rimane nell’oblio. Le sfumature della luce e le ombre, le loro differenti fonti, l’opacità, la trasparenza, traslucidità e le condizioni di riflessione e rifrazione si intrecciano per definire lo spazio.” Tratte da un discorso di Steven Holl, Architetto statunitense, nato a Bremerton nel ‘ 47 e autore contemporaneo di numerosissime architetture note a livello mondiale, riassumendo per ora al minimo il lavoro dello stesso, queste poche righe rappresentano in maniera sintetica la volontà e lo scopo delle maggiori architetture mondiali degli anni ’90, ovvero quella di

Attilio Terragni

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 Di Antonio Scelsi e Ferdinando Maria Tempesta Attilio Terragni, laureatosi in Ingegneria presso il Politecnico di Milano nel 1985, ha approfondito i suoi studi in Architettura con illustri mentori come Peter Eisenman, Daniel Libeskind (concorso e progetto esecutivo per il nuovo Museo Ebraico a Berlino) e presso il Lopsia (Laboratory of primary studies in Architecture) in Francia. La sua formazione eclettica e le influenze di figure di spicco nel campo dell’architettura hanno plasmato la sua prospettiva innovativa. Tra i suoi molteplici progetti e realizzazioni, spiccano opere di risonanza internazionale come Federation Square a Melbourne, Australia, realizzato in collaborazione con Lab Architecture. Altre notevoli realizzazioni includono il recupero dell’ex cinema Aurora a Milano, l’allestimento della mostra monografica su Mario Radice presso la Casa del Fascio di Como, la progettazione della nuova sede della Stazione Carta a Milano e la realizzazione del Centro Congressi Euroexpo.

MAD Architects

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 Di Antonio Scelsi e Ferdinando Maria Tempesta Marco Falasca Architetto iscritto all'Ordine degli Architetti PPC di Roma, laureato con Lode nel 2019 presso La Sapienza. Attualmente collaboratore presso MAD Architects, operando tramite competenze e conoscenze sviluppate nel corso della pratica professionale. Esperto in B.I.M. (Revit), modellazione parametrica (Grasshopper + Rhinoceros), rendering fotorealistico (Enscape + Lumion) e computazione (ACCA Software), ho partecipato a diversi concorsi di progettazione internazionali, ricevendo una menzione d'onore. Co-fondatore, durante gli studi universitari, di Studio Simultaneo, collettivo di Architettura e Design. Durante il ciclo di Studi, alcuni progetti, ivi compresa la tesi di Laurea, sono stati oggetto di pubblicazione accademica da parte di docenti ed esperti della disciplina architettonica. T.R.A.M.A. (Tesi di laurea) Una parte della città si trova ad scontrarsi con numerose criticità, affrontate nel progetto attraverso una

LAYER

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Layer come: metodo interpretativo critico (visione del mondo), metodo rappresentativo (di un progetto di architettura), metodo generativo (creazione di un nuovo mondo architettonico). Proposta 1 Layer Edifici Layer spazi aperti e percorsi Layer Unione Proposta 2 Layer Edifici Layer spazi aperti e percorsi Layer Unione

IMPRINTIG

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  Acciaroli Il mio luogo impressionante è Acciaroli, un picco paesino della fazione di Pollica. É uno dei tanti paesi che si bagnano su tirrenico, ma dal mio punto di vista è sempre stato un luogo diverso dagli altri, questo perché Acciaroli che nasce come paese e terra di pescatori e che anche se in maniera meno viva continua a mantenere questa accezione, lo dimostrano le imponenti barche peschereccio attraccate al molo dalle quali scaturisce sempre quell’insopportabile odore di pesce, è in una posizione racchiusa tra le montagne e questo gli conferisce un senso di protezione, ma anche di riservatezza e tranquillità. Ed è proprio così, il paese è piccolo, riservato e tranquillo questo anche grazie o dovuto al fatto che vi vivono a stento 600 persone, ma mi piace ad Acciaroli come una versione cittadina del Dottor Jekyll e mister Hyde, se di fatti è vero che il paese d’inverno è deserto e reso freddo dai venti provenienti dal mare, ricordando a tratti i dipinti delle città metafisiche

Tessiture

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  Di Antonio Scelsi e Ferdinando Maria Tempesta In base agli elementi attigui alle nostre aree di progetto, quali palazzi, strade, elementi architettonici o artistici di pregio, abbiamo immaginato delle corrispondenze, dei collegamenti a volte immaginari e a volte fisici che andassero a creare delle linee passanti al di sopra dei nostri siti progettuali e che in qualche modo grazie al ritmo delle linee ripetute partendo dalla loro generatrice, andassero a suddividere, in qualche modo a parcellizzare, le aree prese in considerazione. In ordine di inserimento, abbiamo attribuito dei nomi ad ogni tessitura: Cinghie (motrici), Flussi, Orizzontali e verticali, Ventaglio ed in fine le ultime due sono un unione di quelle già elencate: nel primo caso in assenza di “Orizzontali e verticali” nel secondo un unione completa.